STUDIO TECNICO DI PROGETTAZIONE E CONSULENZA A TORINO

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Sei alla ricerca di uno studio tecnico di progettazione a Torino e Provincia per i servizi di: progettazione architettonica, ristrutturazione, accatastamento edilizio, creazione e presentazione al Comune di riferimento di pratiche amministrative di inizio lavori e pratiche catastali (C.I.L.A.; S.C.I.A.; D.I.A.; P.D.C.) composizione di capitolati, computi metrici, tabelle millesimali, calcolo efficienza energetica, accertamento conformità urbanistica, perizie tecniche e consulenze. Nell’ambito dell’edilizia privata lo studio tecnico offre servizio di direzione lavori e sicurezza cantieri, verificando passo a passo la regolarità del lavoro svolto dalle diverse maestranze.  Scopri di più sul nostro studio  e contattaci  Cellulare:+39 3345841380 email:g.caltagirone@studiocaltagirone.it per una consulenza esclusiva.

RILIEVI E MISURAZIONI

  • Rilievi
  • Rilievi interni ed esterni dello stato di fatto di edifici civili ed industriali Restituzione grafica su supporto cartaceo e informatico Misurazioni distanziometriche in genere

APE PRESTAZIONE ENERGETICA

  • Ape
  • Certificazioni di nuove costruzioni di edifici Certificazioni di ristrutturazione edilizia Certificazioni nel caso di compravendita o locazione di interi edifici o di singole unità immobiliari

CATASTO TERRENI E FABBRICATI

  • Catasto
  • Mappale per nuove costruzioni o modifiche di fabbricati esistenti Frazionamenti - Accatastamenti Istanza per rettifica di errori tradizionali Volture - Visure per nominativo, ispezioni, mappe attuali e storiche

PROGETTAZIONE E PRATICHE EDILIZIE

  • Pratiche edilizie
  • Progettazione preliminare, definitiva, esecutiva di opere, ristrutturazioni edili, direzione lavori, arredamento di interni Pratiche comunali: C.i.L, S.c.i.a., D.i.a.,P.d.C. Dehors e occupazione suolo pubblico
 

RICERCHE STORICHE E ATTI NOTARILI

  • Ricerche notarili

COMPUTI METRICI ESTIMATIVI

  • Computi metrici

DICHIARAZIONE DI SUCCESSIONE

  • Dichiarazioni successioni

PERIZIE E VALUTAZIONI IMMOBILIARI

  • Perizie
 

cila certificazione energetica catasto torino 

Ristrutturare Casa nel 2025: Come Sfruttare i Bonus Edilizi e le Nuove Normative per Risparmiare

✅  Perché Ristrutturare Ora Conviene di Più

Nel 2025, grazie ai bonus edilizi aggiornati e alle semplificazioni normative introdotte dalla Legge Salva Casa (Legge 105/2024), ristrutturare casa non è mai stato così conveniente. Questo articolo ti guiderà passo dopo passo per sfruttare le detrazioni fiscali e i contributi statali disponibili, aiutandoti a risparmiare sui costi e ad aumentare il valore del tuo immobile.


1. Bonus Edilizi 2025: Quali Sono e Come Funzionano

  1. Bonus RistrutturazioneDetrazione 50% fino a €96.000 per interventi di manutenzione straordinaria e restauro.
  2. Superbonus 2025 – Agevolazioni fino al 65% per interventi di efficientamento energetico e riduzione del rischio sismico, valido anche per condomini e villette unifamiliari.
  3. EcobonusDetrazioni dal 50% al 65% per la sostituzione di impianti di riscaldamento, installazione di pompe di calore e pannelli solari.
  4. Bonus VerdeDetrazione del 36% fino a €5.000 per sistemazioni esterne, giardini e terrazzi.
  5. Bonus Mobili ed Elettrodomestici50% fino a €5.000 per arredamenti ed elettrodomestici ad alta efficienza.

2. Novità Normative: La Legge Salva Casa 2024

Con la Legge 105/2024, conosciuta come Legge Salva Casa, sono state introdotte semplificazioni importanti per:

  • Sanare piccole difformità edilizie senza affrontare lunghe procedure burocratiche.
  • Rendere più veloce il rilascio dei titoli abilitativi tramite CILA (Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata).
  • Facilitare l’ampliamento dei sottotetti per uso abitativo e i cambi di destinazione d’uso senza aumentare il consumo di suolo​.

3. Perché Scegliere uno Studio Tecnico Specializzato a Torino

Se hai bisogno di assistenza per:

  • Presentare la CILA o altre pratiche edilizie;
  • Redigere la Relazione di Regolarità Edilizia (RRE) per comprare o vendere casa;
  • Aggiornare le planimetrie catastali e sanare eventuali difformità;
  • Valutare il valore immobiliare per una compravendita o una successione;
    il nostro studio tecnico a Torino offre consulenze personalizzate e servizi chiavi in mano.

4. Testimonianze di Successo

Caso Studio 1 – Un nostro cliente ha trasformato un vecchio ufficio in un elegante appartamento usufruendo del Bonus Ristrutturazioni e ha risparmiato oltre il 50% dei costi grazie alla SCIA e all’aggiornamento catastale eseguiti senza intoppi.

Caso Studio 2 – Un condominio a Torino ha migliorato l’efficienza energetica dell’edificio con l’installazione di pannelli solari e pompe di calore, sfruttando il Superbonus con una detrazione complessiva del 90%.


5. Consulenza Gratuita: Prenota Ora la Tua Valutazione

Contattaci oggi stesso per una consulenza gratuita e scopri come approfittare dei bonus edilizi 2025 per i tuoi progetti di ristrutturazione.


Conclusione

Non perdere l’occasione di ristrutturare la tua casa risparmiando migliaia di euro grazie ai bonus edilizi 2025 e alle nuove normative. Sfrutta le opportunità offerte dalla Legge Salva Casa e contatta il nostro studio tecnico per un progetto personalizzato e senza stress.

Investi nel futuro della tua casa con noi!

 

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Bonus Edilizi 2025: Tutte le Novità per Torino e le Opportunità con la CILA

✅ Bonus Edilizi 2025

Il 2025 porta significative novità nel panorama dei bonus edilizi in Italia, con modifiche introdotte dalla Legge di Bilancio 2025 che mirano a rimodulare le agevolazioni fiscali per interventi di ristrutturazione, efficientamento energetico e messa in sicurezza degli edifici. Di seguito un approfondimento sulle opportunità disponibili per i cittadini di Torino e provincia.


Bonus Ristrutturazioni

Per il 2025, il Bonus Ristrutturazioni prevede una detrazione del 50% per le spese sostenute sulle abitazioni principali, con un massimale di €96.000 per unità immobiliare.

  • Per le seconde e terze case, l'aliquota scende al 36%, mantenendo lo stesso limite di spesa.
  • Dal 2026, l'aliquota subirà ulteriori riduzioni, attestandosi al 36% per le prime case e al 30% per le altre abitazioni.

A Torino, questo incentivo si applica anche agli interventi effettuati previa presentazione della CILA (Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata) presso gli uffici competenti.


Ecobonus

L’Ecobonus, destinato agli interventi di riqualificazione energetica, subisce una riduzione delle aliquote.

  • Per il 2025, la detrazione è fissata al 50% per le prime case e al 36% per le altre abitazioni, con un limite massimo di spesa di €96.000.
  • Dal 2026, l'aliquota scenderà al 36% per le prime case e al 30% per le altre abitazioni.

Inoltre, dal 2025, gli incentivi per l'installazione di caldaie a gas saranno eliminati, favorendo soluzioni più sostenibili come pompe di calore e sistemi ibridi.


Superbonus

Il Superbonus subisce una revisione significativa.

  • Per il 2025, l'aliquota di detrazione è ridotta al 65% per gli interventi su edifici unifamiliari e unità immobiliari indipendenti.
  • Per i condomini, l'aliquota rimane al 90% per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2025, a condizione che i lavori siano stati deliberati entro il 31 dicembre 2024.

A Torino, le pratiche relative al Superbonus devono essere accompagnate dalla presentazione della CILA per garantire la conformità edilizia e normativa.


Sismabonus

Il Sismabonus, volto a incentivare gli interventi di messa in sicurezza sismica, viene prorogato fino al 2027, ma con aliquote ridotte.

  • Per il 2025, la detrazione è del 50% per le prime case e del 36% per le seconde case, con un massimale di €96.000 per unità immobiliare.
  • Dal 2026, l'aliquota scenderà al 36% per le prime case e al 30% per le altre abitazioni.

Anche per questo incentivo, a Torino è richiesta la presentazione della CILA per avviare i lavori nel rispetto delle normative vigenti.


Bonus Mobili ed Elettrodomestici

Il Bonus Mobili viene confermato per il 2025, con una detrazione del 50% su una spesa massima di €5.000 per l'acquisto di mobili e grandi elettrodomestici destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione.

Inoltre, viene introdotto un nuovo Bonus Elettrodomestici, con una detrazione del 50% su una spesa massima di €3.000 per l'acquisto di elettrodomestici ad alta efficienza energetica.


Conclusioni

Le modifiche introdotte dalla Legge di Bilancio 2025 segnano una svolta nelle politiche di incentivazione edilizia, con una riduzione generalizzata delle aliquote di detrazione e l'eliminazione di alcuni bonus.

Per i cittadini di Torino, la presentazione della CILA rimane un passaggio fondamentale per accedere a molti di questi incentivi. È quindi essenziale aggiornarsi sulle nuove disposizioni e affidarsi a professionisti qualificati per la gestione delle pratiche edilizie.


Per ulteriori dettagli e assistenza sulle pratiche edilizie a Torino, contattaci!

 

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Lavori in casa senza cila, come sanarli e a quale costo

✅ Modifiche interne non autorizzate

Hai realizzato interventi in casa senza aver ottenuto la Certificazione di Inizio Attività (CILA), e ora desideri affrontare questa situazione per diverse ragioni. Potresti considerare una futura vendita dell’immobile o desiderare beneficiare delle detrazioni fiscali per la ristrutturazione. Il tuo principale interrogativo riguarda il costo e la procedura necessaria per regolarizzare l’appartamento sia dal punto di vista catastale che comunale. Queste incertezze possono coinvolgere i costi associati a questo processo, che variano in base alla località e alle specifiche circostanze dell’immobile. Inoltre, potresti avere perplessità riguardo ai tempi necessari per ottenere la conformità urbanistica e catastale dell’immobile. Queste incertezze possono dipendere da molteplici fattori, come la complessità dei lavori eseguiti, le normative locali e la disponibilità di risorse da parte delle autorità locali. È di vitale importanza affrontare questa situazione con la dovuta attenzione e cercare consulenza da professionisti esperti nel settore edilizio e legale. Questo ti aiuterà a risolvere in modo efficace ed efficiente i problemi legati alla regolarizzazione della tua abitazione.

La CILA (Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata) è stata introdotta nel 2010 per semplificare il regime autorizzativo delle opere rientranti in edilizia libera. Con la CILA, si richiede al comune il permesso per iniziare la ristrutturazione interna di un immobile, casa, negozio o laboratorio. Le opere autorizzate con la CILA rientrano tutte nella categoria di manutenzione straordinaria. L'obbligo di presentare la CILA per i lavori interni di una casa sussiste quando la ristrutturazione comprende opere edili rientranti in questa categoria. I lavori che richiedono la presentazione della CILA sono descritti nel D.P.R. 380 del 2001 all'art. 6.

Di seguito è riportato un elenco non esaustivo degli interventi che necessitano della CILA:

- Opere di manutenzione straordinaria con spostamento di muri interni, comprese le porte che non riguardano strutture portanti

; - Rifacimento dell'impianto elettrico;

- Ristrutturazione del bagno con rinnovamento dell'impianto;

- Creazione di nuove camere, vani o di un secondo bagno all'interno della casa;

- Costruzione dell'angolo cottura all'interno del soggiorno;

- Sostituzione degli infissi con altri (materiale) delle stesse dimensioni.

È di fondamentale importanza sottolineare l’importanza di seguire una procedura completa quando si affrontano lavori di ristrutturazione edilizia. Presentare solamente un accatastamento dei lavori senza accompagnare il processo con la presentazione di una pratica CILA (Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata) al comune rappresenta un grave errore dovuto alla superficialità nell’approcciare la questione. Come abbiamo ampiamente spiegato in numerosi articoli precedenti, il catasto, attualmente gestito dall’Agenzia delle Entrate, non ha valore probatorio. Ciò significa che i dati contenuti nei suoi archivi non costituiscono una prova sufficiente della regolarità delle modifiche apportate a un edificio. Anche se la planimetria catastale coincide con la situazione reale dell’immobile, ciò non implica automaticamente la conformità alle normative urbanistiche vigenti. In passato, circa 20 anni fa, era comune presentare solo la variazione catastale per esatta rappresentazione grafica regolare al momento della vendita di una casa. Tuttavia, questa pratica non garantiva la conformità agli standard urbanistici né la presenza di titoli edilizi validi presso il comune.

Oggi, chiunque abbia acquistato una casa basandosi esclusivamente sulla regolarità catastale si troverà obbligato, prima di poter procedere alla vendita, a regolarizzare la situazione presso l’ente comunale. Tale processo comporterà spesso il pagamento di una sanzione amministrativa, oltre alla necessità di adempiere a tutti gli adempimenti normativi ed edilizi richiesti. In sintesi, è essenziale comprendere che il solo accatastamento dei lavori non è sufficiente per garantire la conformità delle modifiche apportate all’edificio alle leggi e ai regolamenti in vigore. La presentazione di una pratica CILA al comune è un passaggio cruciale per assicurarsi che tutto sia in regola, evitando futuri problemi e sanzioni amministrative.

Se stai valutando di avviare dei lavori nella tua abitazione che richiedono la Comunicazione di Inizio Lavori (CILA) e non hai ancora notificato il Comune, è essenziale comprendere i potenziali rischi associati a questa omissione di procedura. In primo luogo, l'assenza della CILA potrebbe comportare una serie di conseguenze negative, tra cui la non conformità urbanistica e catastale dell'appartamento. Ciò significa che l'immobile potrebbe non essere conforme alle normative urbanistiche e catastali vigenti, il che potrebbe generare problemi significativi in futuro, specialmente se intendi vendere la casa. La mancanza di conformità potrebbe influire negativamente sulla tua capacità di ottenere il prezzo desiderato per la vendita e potrebbe complicare il processo di vendita stesso. Inoltre, trascurare la procedura di notifica della CILA può comportare ulteriori conseguenze legali. Se le autorità locali scoprono che stai eseguendo lavori senza l'autorizzazione necessaria, la polizia locale potrebbe intervenire e emettere sanzioni. Queste sanzioni possono comportare costi significativi e variano in base alle leggi locali e alle circostanze specifiche. Inoltre, potresti essere obbligato a presentare la CILA entro un breve periodo di tempo dalla notifica della violazione.

In sintesi, è fondamentale comprendere e rispettare i requisiti relativi alla CILA quando si intraprendono lavori nella propria abitazione. La conformità a tali normative è cruciale per evitare problemi futuri legati alla vendita dell'immobile e per evitare sanzioni legali onerose. Pertanto, è consigliabile consultare le autorità locali o un professionista edile esperto prima di avviare qualsiasi lavoro, al fine di assicurarsi di seguire correttamente la procedura della CILA.

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Bonus ristrutturazione 2024

✅ Cos’è il bonus ristrutturazioni 2024 e come funziona?

Il bonus del 50 per cento per i lavori di ristrutturazione edilizia è un'agevolazione che consente di recuperare parte delle spese sostenute per interventi domestici. Questo bonus permette di usufruire di una detrazione fiscale pari al 50 per cento degli importi pagati, con un limite massimo di 96.000 euro per unità immobiliare. Anche per l'anno 2024, il bonus del 50 per cento per i lavori di ristrutturazione edilizia è confermato con le stesse regole degli anni precedenti.

La detrazione fiscale per i lavori di ristrutturazione edilizia spetta ai contribuenti che sostengono le spese per interventi di questo tipo sulla propria abitazione principale o sulle pertinenze ad essa collegate. I lavori devono essere eseguiti su immobili situati nel territorio dello Stato italiano e devono soddisfare determinati requisiti tecnici e amministrativi. I lavori ammessi per beneficiare della detrazione includono interventi di restauro, risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia, manutenzione straordinaria, ampliamento, e recupero del patrimonio edilizio. Tuttavia, le modalità di fruizione dell'agevolazione hanno subito delle novità rispetto agli anni precedenti. Mentre si potrà ancora beneficiare della detrazione, ovvero ottenere uno sconto sull'IRPEF dovuta, non sarà possibile usufruire della cessione del credito e dello sconto in fattura. Un'importante novità introdotta dal decreto Cessioni, il DL 11/2023, è il divieto generalizzato per i lavori con CILA aperta a partire dal 17 febbraio 2023. Questa disposizione limita la possibilità di cedere il credito relativo ai lavori effettuati.

Fino al 31 dicembre dell’anno in corso, i contribuenti possono usufruire della detrazione fiscale per le spese sostenute per lavori di riqualificazione edilizia, manutenzione straordinaria e ordinaria (applicabile anche ai condomini). Il tetto massimo di spesa attualmente in vigore è di 96.000 euro per unità immobiliare. Il bonus ristrutturazione è un'agevolazione fiscale che consente ai soggetti che effettuano ristrutturazioni edilizie di ottenere un rimborso IRPEF pari al 50 per cento delle spese sostenute, entro il limite massimo stabilito. Le regole del bonus ristrutturazione restano le stesse previste dall’articolo 16-bis del TUIR (Testo Unico delle Imposte sui Redditi). Inizialmente, la detrazione IRPEF era del 36 per cento e il limite di spesa era di 48.000 euro. Successivamente, la misura della detrazione è stata aumentata al 50 per cento e il tetto massimo è stato innalzato a 96.000 euro.

La detrazione del 50 per cento spetta per i lavori inseriti nell’elenco che segue: lavori di manutenzione ordinaria, straordinaria, restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia effettuati su parti comuni di edifici residenziali, cioè su condomini (interventi indicati alle lettere a), b), c) e d) dell’articolo 3 del Dpr 380/2001); interventi di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia effettuati su singole unità immobiliari residenziali di qualsiasi categoria catastale, anche rurali e pertinenze (interventi elencati alle lettere b), c) e d) dell’articolo 3 del Dpr 380/2001). Il bonus ristrutturazione spetta anche per i lavori realizzati in economia, ovvero gli interventi eseguiti in proprio. In questo caso sono detraibili anche le spese dei materiali. I chiarimenti in merito all’agevolazione sono contenuti nella circolare numero 17 del 26 giugno 2023. Tra i lavori di manutenzione ordinaria rientrano, ad esempio, gli interventi che seguono: installazione di ascensori e scale di sicurezza; realizzazione e miglioramento dei servizi igienici; sostituzione di infissi esterni e serramenti o persiane con serrande e con modifica di materiale o tipologia di infisso; rifacimento di scale e rampe; interventi finalizzati al risparmio energetico; recinzione dell’area privata; costruzione di scale interne. Sono agevolabili anche i lavori per l’adeguamento delle altezze dei solai e l’apertura di nuove finestre, così come la realizzazione dei bagni nel caso di ampliamento rispetto al volume precedente all’intervento. Alcuni degli interventi possono rientrare anche nel bonus barriere 2024, nel rispetto degli specifici requisiti stabiliti dalla legge.

 

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Certificato APE Torino: cosa serve? quanto costa?

✅ Certificazione energetica APE: quando è obbligatoria?

Certificato APE Torino: cosa serve? e quanto costa?
Se stai locando o vendendo un immobile a Torino e hai scoperto l'obbligo di ottenere l'Attestato di Prestazione Energetica (APE), non preoccuparti, procurarsi questo certificato è più semplice di quanto possa sembrare. In questo articolo, ti guideremo attraverso i passaggi necessari per ottenere l'APE, illustrando i documenti obbligatori e consigliati, e fornendo informazioni sul costo.

Chi redige l'Attestato APE a Torino?
L'Attestato APE può essere redatto solo da Tecnici Certificatori energetici abilitati e accreditati secondo i requisiti definiti dall'art. 2 del DPR 75/2013.

Quanto costa l'Attestato di Prestazione Energetica?
Il costo medio di un Certificato APE per un alloggio di circa mq.70  si aggira intorno ai 130€, ma può variare in base alle personalizzazioni richieste. .

Documenti per ottenere un Certificato APE a Torino
1.Planimetria catastale: Per capire la disposizione dell'immobile rispetto ad altri edifici e l'orientamento spaziale. (Se incarichi il nostro Studio è un documento che recuperiamo noi)
   
2. Visura dell'immobile: Fornisce informazioni fondamentali come dati catastali aggiornati e categoria catastale. (Se incarichi il nostro Studio è un documento che recuperiamo noi)
   
3. Libretto dell’impianto di riscaldamento: Importante per valutare la prestazione energetica dell'immobile.

Altri documenti (se in vostro possesso consigliati)
1. Relazione Energetica ex Legge 10: Utile se l'immobile è di recente costruzione o ha subito importanti ristrutturazioni o ampliamenti volumetrici.

2. Pratica ENEA: Fornisci una copia se è stata inserita a seguito di ristrutturazioni importanti o riqualificazioni.

3. Schede o documentazioni tecniche relative agli impianti e agli infissi:Schede tecniche, documenti tecnici o altri dati utili sulle prestazioni delle installazioni energetiche presenti nell'immobile.

Cosa fare se non possiedi il libretto d'impianto


- Impianto autonomo Contatta il fornitore o un tecnico manutentore autorizzato per ottenere il libretto o richiederne un duplicato.

- Impianto centralizzato: Richiedi al Tecnico Certificatore accesso al Catasto Impianti Termici (C.I.T.) per recuperare il libretto d'impianto in forma digitale, se disponibile.

Se l'immobile è sprovvisto di impianto:
In caso di assenza di impianto, il Tecnico Certificatore simulerà gli impianti mancanti, ipotizzando che l'immobile sia provvisto di impianti standard. La simulazione  influenzerà la durata massima dell'Attestato APE, che non può avere validità superiore a 1 anno.

In conclusione, se hai bisogno dell'Attestato di Prestazione Energetica, e desideri un preventivo senza impegno manda un'email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o chiamaci al  3345841380

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Certificazione energetica APE: quando è obbligatoria?

✅ Certificazione energetica APE: quando è obbligatoria?

L’Attestato di Prestazione Energetica (APE), comunemente noto come certificato energetico, è un documento essenziale che classifica un immobile in base alle sue caratteristiche energetiche. Questa classificazione avviene mediante un sistema graduato dalla lettera A alla G, rappresentante l'efficienza energetica dell'edificio. Il certificato APE viene redatto da professionisti  regolarmente iscritti agli albi professionali. Questi esperti valutano vari parametri dell'immobile, determinandone la classe energetica e i consumi energetici.

La certificazione, corredata di timbro e firma, assume carattere ufficiale e implica la piena assunzione di responsabilità legali da parte del certificatore.

Obbligatorietà del certificato energetico APE Il certificato APE è obbligatorio per legge in diverse situazioni, in conformità al D.lgs. n. 192/2005. Le seguenti circostanze richiedono la redazione e l'allegato del certificato: Compravendita e locazione: Dal 1° luglio 2009 è obbligatorio per tutte le compravendite e dal 1° luglio 2010 anche per gli affitti. Deve essere allegato nei contratti di affitto e vendita. Nuove costruzioni: È obbligatorio per nuove costruzioni adibite ad uso civile e residenziale. Ristrutturazioni importanti: È richiesto in caso di ristrutturazioni che coinvolgano oltre il 25% della superficie dell’immobile o dell’involucro. Interventi di riqualificazione energetica: Necessario per accedere alle detrazioni fiscali. Edifici pubblici: Obbligatorio per edifici pubblici con superficie utile oltre i 250 m² e per contratti di gestione del calore. Annunci di vendita: Deve essere incluso in annunci di vendita, sia online che offline, con l'obbligo per le agenzie immobiliari di possedere tutta la documentazione dell'edificio, inclusa la certificazione APE.

Eccezioni alla necessità del certificato APE Alcuni immobili sono esenti dalla certificazione energetica, tra cui: Edifici industriali e artigianali. Edifici rurali e agricoli senza impianti di climatizzazione. Fabbricati isolati con una superficie totale inferiore a 50 m². Edifici senza sistema tecnico di riscaldamento/climatizzazione, come cantine, garage o depositi. Edifici ad uso religioso. Ruderi o scheletri strutturali.

È importante notare che la mancata presentazione del certificato APE quando obbligatorio può comportare sanzioni amministrative. In conclusione, se hai bisogno dell'Attestato di Prestazione Energetica, e desideri un preventivo senza impegno manda un'email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o chiamaci al  3345841380

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La scadenza dell’Attestato di Prestazione Energetica

✅ Quando scade la certificazione energetica APE (ATTESTATO PRESTAZIONE ENERGETICA) e come rinnovarla

Se il tuo certificato APE è scaduto o sta per farlo, è fondamentale comprendere i passi necessari per il suo rinnovo.

L'articolo fornisce dettagli approfonditi sulla scadenza della certificazione APE e sulle procedure di rinnovo correlate.

Quando scadenza dell'Attestato di Prestazione Energetica

Innanzitutto, è importante conoscere quando scade l'attestato di prestazione energetica (APE). Le situazioni che determinano la perdita di validità dell'Attestato APE sono principalmente due:

- Esecuzione di interventi di ristrutturazione e installazione/ammodernamento degli impianti.

- Scadenza naturale dei termini, che corrisponde a 10 anni dalla data di emissione (questa data di scadenza è indicata sull'attestato stesso).

Lavori che invalidano il Certificato APE

Diverse modifiche o interventi possono influire sulla validità del Certificato APE, inclusi: modifiche all'involucro, siano esse migliorative o peggiorative (come la rimozione di un cappotto termico). Installazione o rimozione di persiane, avvolgibili o tende da sole. Sostituzione di infissi o serramenti. Variazione della cubatura della casa. Sostituzione di impianti di riscaldamento, climatizzazione o per la produzione di acqua calda sanitaria. 

In presenza di una o più di queste situazioni, il certificato scade il 31 dicembre dell'anno successivo ai lavori o alla mancata manutenzione programmata.

Cambiamenti normativi e classificazione dell'immobile È essenziale considerare la mutevolezza del quadro normativo, poiché criteri di classificazione e soglie di consumo energetico vengono periodicamente aggiornati. L'immobile potrebbe ritrovarsi in una nuova classificazione anche senza modifiche al suo stato di fatto.

Rinnovo dell'Attestato APE Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, in assenza di interventi di ristrutturazione e con regolari manutenzioni sugli impianti, la certificazione APE non può essere rinnovata. La classificazione potrebbe variare anche senza modifiche alla struttura dell'edificio, rendendo necessario rifare la certificazione ex novo alla scadenza.

Come ottenere una nuova Certificazione Energetica APE Per ottenere una nuova certificazione APE dopo la scadenza, è necessario affidarsi a un tecnico abilitato. Questo professionista, iscritto all'albo e con tutti i requisiti di legge, effettuerà la certificazione energetica rispettando le normative vigenti. È importante sottolineare che una certificazione energetica scaduta non può essere utilizzata in annunci immobiliari di compravendita o affitto. Pertanto, è consigliabile rinnovare il certificato APE prima di pubblicare annunci o affidare l'incarico a un'agenzia immobiliare seria.

Costo della Certificazione APE Il processo di certificazione APE comporta costi, compresi gli oneri amministrativi di comunicazione e registrazione. Sebbene non esista la possibilità di ottenere un attestato APE gratuito, è possibile risparmiare sul costo complessivo.

Se cerchi un geometra a Torino per le tue pratiche catastali o edilizie, se hai bisogno di aggiornare la planimetria catastale e desideri un preventivo senza impegno manda un'email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o chiamaci al  3345841380

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Accordo UE sulla Direttiva Case Green

✅ Accordo UE sulla Direttiva Case Green

L'accordo sulla Direttiva Case Green segna un passo significativo dell'Unione Europea verso l'adozione di nuovi standard e orientamenti volti a promuovere la sostenibilità ambientale e la lotta contro il cambiamento climatico nel settore delle costruzioni residenziali.

Durante una serie di negoziati e discussioni approfondite, l'UE ha approvato modifiche sostanziali, concentrando gli sforzi sull'estensione delle tempistiche e sulla semplificazione delle disposizioni normative rispetto agli obiettivi iniziali.

Il principale obiettivo della Direttiva Case Green è la riduzione dei consumi energetici e delle emissioni nocive attraverso interventi di ristrutturazione degli edifici pubblici e privati in tutto il parco immobiliare europeo. L'accordo richiede a ciascuno Stato membro dell'UE di impegnarsi per una riduzione del consumo di energia del 16% entro il 2030 e del 20-25% entro il 2035.

In particolare, almeno il 15% degli edifici non residenziali più energivori dovrà essere sottoposto a ristrutturazione entro il 2030, con l'obiettivo di aumentare questa percentuale al 26% entro il 2033.

Il panorama edilizio complessivo dovrà subire una riduzione del 55% dei consumi energetici, con un focus sugli interventi sugli edifici meno efficienti. L'accordo prevede anche l'installazione di impianti di energia solare in edifici di nuova costruzione, edifici pubblici e edifici non residenziali soggetti a ristrutturazione, previa autorizzazione.

Inoltre, è prevista la graduale eliminazione delle caldaie a combustibili fossili. L'UE guarda al futuro energetico e all'edilizia sostenibile, puntando verso un'industria delle costruzioni orientata al miglioramento delle prestazioni degli edifici esistenti.

Questo accordo apre la strada a un cambiamento significativo nelle professioni legate all'edilizia, promuovendo uno sviluppo congiunto dei diversi settori per raggiungere un futuro abitativo più sostenibile e in linea con gli obiettivi di neutralità climatica.

 
 

 

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